Pubblichiamo l’ultima parte della doppia intervista a Mamadou (nome di fantasia), operaio e richiedente asilo, e Karim, delegato del sindacato SiCobas [qui la prima parte].
Questo pomeriggio a Bologna una manifestazione delle e dei migranti dirà no al razzismo di governo che vorrebbe tutte e tutti precari e sfruttati. Al centro della mobilitazione ci saranno tutte le questioni che come Coordinamento Migranti abbiamo più volte sollevato: le attese infinite per la risposta delle Commissioni Territoriali; la gabbia del sistema di accoglienza; l’ipocrisia di comuni come Bologna, che dopo tanti proclami decidono di vietare ai migranti l’iscrizione anagrafica rendendo loro impossibile accedere a qualsiasi tipo di servizio; quel permesso di soggiorno per lavoro che è tornato a mettere pesantemente sotto ricatto i migranti, a cercare di dividerli e metterli l’uno contro l’altro, come dimostra la nostra inchiesta sullo sfruttamento nella logistica.
In piazza a Bologna ci saranno migranti da Modena, Cesena, Cesenatico, Ferrara. Contemporaneamente a Modena ci sarà un altro corteo dei SiCobas di solidarietà al coordinatore nazionale Aldo Milani, che in questo momento è sotto processo e rischia una condanna per la sua attività sindacale. Insieme a lui è attaccato lo sciopero, cioè quella modalità di lotta che è stata e resta importante per lavoratori e lavoratrici migranti e non solo. Per questo oggi, da Modena e da Bologna, ci sosterremo a vicenda, per mostrare che la Legge Salvini non ci fa paura, che non possono pensare di fermare le lotte fomentando il razzismo e dividendo i migranti.