La Prefettura non vuole rinunciare al Centro Mattei. Sono trascorsi anni da quando i migranti del CAS hanno iniziato la loro lotta denunciandone le condizioni di invivibilità, i costanti ritardi dei permessi di soggiorno e lo sfruttamento nei magazzini dell’Interporto. Anche se molti dei migranti che avevano iniziato a pretendere …
Continua a leggereL’alternanza accoglienza-lavoro. Un nuovo modello per lo sfruttamento del lavoro migrante.
Lo scorso 16 maggio è stato annunciato a mezzo stampa che il futuro modello di accoglienza democratica introdurrà ulteriori strumenti di sfruttamento del lavoro migrante compreso quello minorile. Questo è ciò che si evince dal Protocollo d’intesa che i ministri Orlando e Lamorgese – in accordo con i sindacati confederali …
Continua a leggereBasta ricatti, basta debiti! I rimborsi chiesti dalla Prefettura sono illegittimi
Con una sentenza di qualche giorno fa il TAR dell’Emilia-Romagna ha stabilito che una richiesta di rimborso fatta dalla Prefettura di Ferrara a un migrante espulso dall’accoglienza è illegittima e deve essere cancellata. La sentenza rispedisce al mittente l’accusa fatta al migrante di aver usufruito illegittimamente delle misure di accoglienza, …
Continua a leggereLa Prefettura di Bologna multa ed espelle i migranti dall’accoglienza
Dopo la pubblicazione del video in cui Mohamed denuncia le espulsioni dai centri di accoglienza di decine di migranti, a Bologna e non solo, da parte della Prefettura, la notizia sta circolando sulla stampa e le radio cittadine. Siccome ci sono arrivate molte richieste di vedere i documenti che provano …
Continua a leggereRichiedenti asilo espulsi dai centri di accoglienza, costretti a pagare più di 20.000 euro
Condividiamo questo video del nostro compagno Mohammed che denuncia come nelle ultime settimane la Prefettura di Bologna abbia espulso decine e decine di richiedenti asilo dai centri di accoglienza e chiesto loro di ripagare il ministero con cifre che superano i 20.000 euro. Questi migranti, dice la Prefettura, hanno guadagnato …
Continua a leggereSciopero SDA: le richieste dei migranti e i silenzi del Consorzio Metra
Tra venerdì e lunedì, durante lo sciopero autorganizzato dei lavoratori migranti e richiedenti asilo nel magazzino SDA, in decine non hanno risposto alle continue chiamate per andare al lavoro fatte via whatsapp. Che lo sciopero sia stato importante, creando non pochi problemi nella settimana del Black Friday, lo mostrano le …
Continua a leggereTutti i/le migranti della città. Discussione pubblica sui problemi irrisolti di migranti e richiedenti asilo a Bologna
Il Coordinamento Migranti insieme all’Associazione senegalese Cheikh Anta Diop e all’Associazione lavoratori marocchini invitano donne e uomini migranti e non all’incontro pubblico che si terrà lunedì 27 settembre alle ore 20 presso la Sala Benjamin del Circolo della Pace (via del Pratello 53) per discutere insieme alla consigliera comunale Emily …
Continua a leggereMorire sulle strade della grande fabbrica dell’Interporto
Finire un turno di lavoro e camminare per chilometri per raggiungere un mezzo che ti riporti a casa. È ciò che succede giorno e notte a centinaia di migranti che lavorano nella più grande fabbrica dell’Emilia-Romagna: l’Interporto di Bologna. Questo è ciò che anche Ogbemudia Osifo, giovane nigeriano, stava facendo …
Continua a leggereFuturo rubato e sfruttamento somministrato. La storia di M. tra agenzie interinali, magazzini e razzismo di Stato
Continua la campagna di denuncia dello sfruttamento all’interno della grande fabbrica dell’Interporto di Bologna. Pubblichiamo la denuncia di M. in occasione della mobilitazione lanciata in Europa dal Transational Migrants Coordination per rivendicare un permesso di soggiorno europeo illimitato e incondizionato nel giorno in cui le istituzioni internazionali, l’Unione Europea e …
Continua a leggereLA NORMALE E IGNORATA BRUTALITA’ DELLO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MIGRANTE
È di una settimana fa la notizia di lavoratori migranti sfruttati nei cantieri di mezza Italia per la costruzione di yacht di lusso, costretti a turni massacranti e straordinari non pagati, a lavorare anche in caso di malattia e infortunio, minacciati e picchiati, persino derubati di un salario così misero …
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