la guerra vista dalle e dai migranti

Questa sezione del sito del Coordinamento dà voce a tutte quelle migranti e quei migranti che stanno pagando il prezzo della guerra. Si tratta di un prezzo che non appare nelle cronache o se vi appare scompare immediatamente. La guerra ha causato la migrazione di centinaia di migliaia di donne ucraine, che hanno dovuto abbandonare tutto ciò che avevano e che ora possono contare soprattutto sul sostegno di altre donne emigrate prima di loro, per lo più occupate nel lavoro di cura. La guerra è violenza e discriminazione. I migranti africani hanno potuto abbandonare l’Ucraina con enorme difficoltà, finendo immediatamente in fondo alla fila di chi può superare le frontiere. La guerra cambia anche la vita delle donne e degli uomini che hanno richiesto l’asilo negli scorsi anni e stanno aspettando il riconoscimento del loro status e un permesso di soggiorno. Tutti loro giungono da paesi che conoscono la stessa violenza della guerra europea che si combatte in Ucraina, molti di loro hanno attraversato i lager libici. Tutti loro sono però sottoposti a norme diverse da quelle stabilite per le profughe che arrivano dall’Ucraina. E percepiscono chiaramente la discriminazione che li colpisce per non essere europei o per il colore della loro pelle. Questa sezione del nostro sito darà voce a tutte queste migranti e a tutti questi migranti che hanno vissuto e vivono la guerra sulla loro pelle, che sono scappati, che hanno cercato di salvare i propri figli, che sotto il peso della violenza e lo scandalo della disuguaglianza sentono la necessità di far sentire la loro voce.

Aprire le frontiere, fermare la guerra!

[English and French]   Fin dall’inizio dell’attacco all’Ucraina da parte dell’esercito russo, migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, hanno cercato e stanno cercando di fuggire dal paese. Come Transnational Migrants Coordination chiediamo l’apertura delle frontiere per chiunque cerchi sicurezza e la libertà di movimento per tutti coloro che rifiutano …

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