Vogliamo i nostri permessi per ritrovare la libertà! | We want permits to have our freedom back! | Nous voulons des papiers pour retrouver notre liberté!

[English translation below – Traduction française ci-dessous]

Vogliamo i nostri permessi per ritrovare la libertà! Presidio e conferenza stampa dell’Assemblea Migranti del Centro Mattei

Giovedì 5 ottobre, ore 10

CAS di via Mattei, Bologna

Al Centro Mattei di Bologna la situazione ormai è insostenibile. Siamo più di 800 in uno spazio pensato per ospitare poche centinaia di persone. Ogni giorno arrivano nuovi migranti, ormai ogni spazio del centro è occupato da tende e letti. Nel retro aggiungono sempre nuove tende. Molti di noi dormono in capannoni dove ci sono decine e decine di letti, ammassati uno sull’altro, senza nemmeno un metro di distanza. Non c’è spazio per le nostre cose.

La maggior parte di noi non ha nemmeno un documento. Anche se siamo qui da mesi l’unica carta che abbiamo in tasca con scritto il nostro nome è una tessera per i pasti che ci viene data appena sbarcati. A molti di noi non hanno ancora preso le impronte digitali per iniziare la richiesta di protezione. Siamo parcheggiati al Mattei, tenuti come pacchi postali e questa situazione va avanti da mesi, mesi in cui non possiamo lavorare, non possiamo ricevere le cure mediche, non abbiamo accesso a nessun servizio fuori dal centro. Viviamo sospesi senza poter far nulla, e dobbiamo vivere con un pocket money di pochi euro che arriva sempre con settimane di ritardo. Durante la nostra assemblea, uno dei nostri compagni ha detto chiaramente quello che tutti pensiamo: “abbiamo tanti problemi, ma quello più grande è avere un vero documento per poterci costruire un futuro e la nostra libertà”. Come facciamo a trovare una casa dove vivere, un lavoro, se non abbiamo neanche un documento in tasca? Come facciamo a comprare dei vestiti e qualcosa di decente da mangiare se non possiamo lavorare per mesi? Molti di noi per settimane hanno come unici vestiti quelli che portano addosso, perché non possono comprarsene altri.

La vita dentro al centro Mattei fa schifo ed è insopportabile. Le file per il cibo sono lunghissime, e possono durare ore, durante cui siamo controllati da agenti di sicurezza privata. Il cibo è poco e scadente, e anche le medicine scarseggiano. Tutti gli spazi sono sporchi e pieni di insetti. Tutti gli ospiti hanno a disposizione pochi bagni, che spesso si otturano o si rompono e passano giorni prima che vengano riparati. Se piove o fa vento le tende si sollevano e l’acqua entra nei nostri letti. Se abbiamo un problema di salute o con la burocrazia non sappiamo a chi rivolgerci. Se chiediamo indicazioni agli operatori, ci viene dato solo l’indirizzo di Google Maps del luogo dove andare. Ma molti di noi sono arrivati qui da poche settimane o pochi giorni, non conoscono l’italiano e si trovano ad andare in ospedale o in questura senza nessuna indicazione. I corsi di italiano sono pochi, qualche ora a settimana per centinaia di persone, e ci dicono che non c’è lo spazio per farne di più.

Noi non siamo più disposti ad accettare tutto questo. Non accettiamo di essere trattati come dei criminali. Non accettiamo di rimanere per mesi senza i documenti e senza un lavoro. Non accettiamo di essere spostati da un posto all’altro come delle pedine. Non accettiamo di dover lavorare a nero, oppure con contratti di pochi giorni per pochi euro, solo perché abbiamo la pelle nera. Non aspetteremo che il governo razzista costruisca i CPR in cui chiuderci. Noi siamo qui per rimanere, per costruirci un futuro e una vita migliore. Continueremo a lottare e ad organizzarci per questo. Diamo quindi appuntamento a tutti giovedì 5 ottobre alle ore 10:00 davanti al CAS Mattei per una conferenza stampa in cui faremo sentire ancora la nostra voce!

Assemblea Migranti del Centro Mattei

 

We want permits to have our freedom back! Rally and press conference of the Migrants’ Assembly at the Mattei Center

 Thursday 5 October, 10:00 AM

CAS, Via Mattei, Bologna

At the Mattei Center in Bologna, the situation has become unsustainable. There are now more than 800 of us in a space meant to accommodate only a few hundred people. Every day, new migrants arrive, and every inch of the center is now occupied by tents and beds. They keep adding new tents in the back. Many of us sleep in warehouses where there are dozens and dozens of beds, stacked on top of each other, with not even a meter of space in between. There’s no room for our belongings.

Most of us don’t even have any documents. Even though we’ve been here for months, the only card we have in our pockets with our name on it is a meal card which was given to us as soon as we got to Italy. Many of us haven’t even had our fingerprints taken to start the international protection application process. We’re parked at Mattei, treated like parcels, and this situation has been going on for months, months during which we can’t work, can’t receive medical care, and have no access to any services outside the center. We’re hanging in a limbo, unable to do anything, and we have to live on a meager pocket money that always arrives weeks late. During our assembly, one of our comrades clearly said what we all think: “We have many problems, but the biggest one is not having a real document to build our future and have our freedom back.” How can we find a place to live, or get a job, if we don’t even have a document in our pockets? How can we buy clothes and decent food if we can’t work for months? Many of us have been wearing the same clothes for weeks because we can’t afford anything new.

Life inside the Mattei Center is just awful and unbearable. The lines for food are extremely long and can last for hours, with private security agents watching over us. The food is scarce and of poor quality, and we’re running short on medicines too. All spaces are dirty and filled with bugs. There are only a few bathrooms for all of us, which often get clogged or break down, and it takes days to get them fixed. When it rains or is windy, the tents lift, and water gets into our beds. If we have a health issue or problems with paperwork, we don’t know who to turn to. If we ask the operators for help, they just give us the Google Maps address of where to go. But many of us have only been here for a few weeks or even days, don’t speak Italian, and find ourselves going to the hospital or police station with no assistance at all. There are not enough Italian language classes, just a few hours a week for hundreds of people, and they tell us there’s no space for more.

We’re no longer willing to accept all of this. We won’t accept being treated like criminals. We won’t accept remaining without documents and jobs for months. We won’t accept being moved from one place to another like pawns. We won’t accept working irregularly or with short-term contracts for a few euros, just because we have dark skin. We won’t wait for the racist government to build detention centers to lock us up. In the coming days, we will start a campaign with videos to show everyone what it’s like to live in the center. We are here to stay, to build a better future and a better life. We will continue to fight and organize for this. We are therefore meeting everyone on Thursday 5 October at 10:00 AM in front of the CAS Mattei for a press conference in which we will make our voices heard again!

Migrants’ Assembly at the Mattei Center

 

Nous voulons des papiers pour retrouver notre liberté! Rassemblement et conférence de presse de l’Assemblée des Migrants au Centre Mattei

 Jeudi 5 octobre, 10h00

CAS, Via Mattei, Bologne

Au Centre Mattei de Bologne, la situation est devenue insoutenable. Nous sommes aujourd’hui plus de 800 dans un espace prévu pour accueillir seulement quelques centaines de personnes. Chaque jour, de nouveaux migrants arrivent et chaque centimètre carré du centre est désormais occupé par des tentes et des lits. De nouvelles tentes sont ajoutées à l’arrière du centre. Beaucoup d’entre nous dorment dans des entrepôts où il y a des dizaines et des dizaines de lits, empilés les uns sur les autres, sans même un mètre d’espace entre eux. Il n’y a pas de place pour nos affaires.

La plupart d’entre nous n’ont même pas de papiers. Même si nous sommes ici depuis des mois, la seule carte que nous avons dans notre poche avec notre nom écrit dessus est une carte de repas qui nous est donnée dès notre arrivée. Beaucoup d’entre nous n’ont même pas fait prendre leurs empreintes digitales pour entamer la procédure de demande de protection internationale. Nous sommes parqués à Mattei, traités comme des colis, et cette situation dure depuis des mois, des mois pendant lesquels nous ne pouvons pas travailler, nous ne pouvons pas recevoir de soins médicaux et nous n’avons accès à aucun service en dehors du centre. Nous sommes suspendus dans un vide, incapables de faire quoi que ce soit, et nous devons vivre avec un maigre argent de poche qui arrive toujours avec des semaines de retard. Lors de notre assemblée, l’un de nos camarades a clairement exprimé ce que nous tous pensons : « Nous avons de nombreux problèmes, mais le plus important est de ne pas avoir de véritables papiers pour construire notre avenir et retrouver notre liberté. » Comment pouvons-nous trouver un logement ou un emploi si nous n’avons même pas de papiers dans nos poches ? Comment acheter des vêtements et de la nourriture décente si nous ne pouvons pas travailler pendant des mois ? Beaucoup d’entre nous portent les mêmes vêtements depuis des semaines parce qu’ils n’ont pas les moyens d’en acheter d’autres.

La vie à l’intérieur du Centre Mattei est tout simplement horrible et insupportable. Les files d’attente pour la nourriture sont extrêmement longues et peuvent durer des heures, sous la surveillance d’agents de sécurité privés. La nourriture est rare et de mauvaise qualité, et nous manquons également de médicaments. Tous les espaces sont sales et remplis d’insectes. Il n’y a que quelques salles de bains pour nous tous, qui sont souvent bouchées ou en panne, et il faut des jours pour les faire réparer. Lorsqu’il pleut ou qu’il y a du vent, les tentes se soulèvent et l’eau pénètre dans nos lits. En cas de problème de santé ou pour les papiers, nous ne savons pas à qui nous adresser. Si nous demandons de l’aide aux opérateurs, ils se contentent de nous donner l’adresse Google Maps de l’endroit où il faut aller. Mais beaucoup d’entre nous ne sont ici que depuis quelques semaines, voire quelques jours, ne parlent pas italien et se retrouvent à l’hôpital ou au poste de police sans aucune aide. Il n’y a pas assez de cours d’italien, à peine quelques heures par semaine pour des centaines de personnes, et on nous dit qu’il n’y a pas de place pour plus.

Nous ne sommes plus disposés à accepter tout cela. Nous n’accepterons pas d’être traités comme des criminels. Nous n’accepterons pas de rester sans papiers et sans travail pendant des mois. Nous n’accepterons pas d’être déplacés d’un endroit à l’autre comme des pions. Nous n’accepterons pas de travailler de manière irrégulière ou avec des contrats à court terme pour quelques euros, simplement parce que nous avons la peau noire. Nous n’attendrons pas que le gouvernement raciste construise des centres de détention pour nous enfermer. Dans les prochains jours, nous lancerons une campagne avec des vidéos pour montrer à tout le monde ce que c’est que de vivre dans le centre.

Nous sommes ici pour rester, pour construire un meilleur avenir et une meilleure vie. Nous continuerons à nous battre et à nous organiser pour cela. Nous nous retrouvons donc tous jeudi 5 octobre à 10h00 devant le CAS Mattei pour une conférence de presse au cours de laquelle nous ferons à nouveau entendre notre voix !

Assemblée des Migrants au Centre Mattei

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