Domani manifesteremo di nuovo. Alle 10.30 saremo in Piazza Maggiore davanti al Comune di Bologna per denunciare che le istituzioni di questa città continuano a non dare risposte ai migranti del Mattei che sabato scorso hanno manifestato davanti al centro contro le espulsioni decise dalla Prefettura. È inaccettabile finire per strada, al freddo in pieno inverno, solo per aver superato il reddito di 5.900 euro l’anno con cui in nessun modo è possibile affittare una stanza, specie se il tuo contratto di lavoro è precario, se il tuo permesso di soggiorno scade ogni sei mesi e se hai la pelle nera. È inaccettabile ricevere lettere di espulsione che concedono soltanto 5 giorni per lasciare il centro. È inaccettabile l’atteggiamento ostile e razzista con il quale i funzionari della Prefettura hanno ricevuto i migranti lunedì scorso, senza alcuna disponibilità a discutere. È inaccettabile che questo avvenga nella città che si auto-dichiara la più progressista. Contro il governo della destra e il suo ministro dell’interno non è il tempo del silenzio o dei complimenti per operazioni straordinarie per la legalità. Anche per questo saremo davanti al Comune di Bologna.
La battaglia dei migranti del Mattei è una battaglia di tutte e tutti i migranti che rifiutano il ricatto dell’accoglienza e di un permesso di soggiorno sempre più precario, limitato nel tempo e rinnovato con tempi di attesa infiniti perché gli uffici di Prefettura e Questura sono del tutto inadeguati ad affrontare le pratiche di rinnovo. La battaglia dei migranti del Mattei è la battaglia di tutte e tutti coloro – migranti e non – che lavorano per un salario sempre più povero, con contratti sempre più brevi e in condizioni di lavoro sempre più dure. La loro è la battaglia di tutte e tutti coloro che vogliono opporsi all’offensiva razzista e sessista che la destra al governo ha messo in campo da cento giorni contro le donne e gli uomini migranti, quelli che in questo paese e in questa città vivono e lavorano e quelli che ostinatamente attraversano ogni giorno i confini per sfuggire alla guerra, a violenze e discriminazioni, alla povertà e alle crisi climatiche, alla ricerca di una vita migliore. Per questo invitiamo tutte e tutti domani:
4 febbraio alle ore 10.30 in Piazza Maggiore, davanti al Comune di Bologna.