Alla Prefettura e alla Questura di Bologna
- Tutti i migranti del Mattei devono essere assistiti per svolgere le pratiche legate ai documenti, al lavoro, alla salute o alla formazione.
- Tutti i migranti del Mattei devono ricevere un abbonamento del trasporto pubblico locale perché il pocket money non è sufficiente per potersi spostare in città, andare a scuola, andare al lavoro o dove preferiamo. Ogni anno molti ragazzi fanno incidenti, spesso mortali, andando in biciclette e monopattini su strade lunghe e pericolose come quelle che portano all’Interporto.
- Tutti i migranti del Mattei, qualsiasi età abbiano, devono poter accedere alla scuola, sia per imparare l’italiano, sia per i diplomi o altri corsi.
- Tutti i migranti del Mattei hanno il diritto ad un cibo che non sia scadente. Lo sapete ma ve lo ripetiamo: ogni giorno centinaia di scatole di cibo non vengono nemmeno toccate. Tutti i ragazzi che vivono dentro la struttura non riescono a mangiare il cibo proposto e spendono il pocket money per comprarsi da mangiare. Migliaia di piatti vengono buttati via e sprecati.
Alcuni di noi sono qui dentro da anni mentre altri solo da poche settimane ma tutti noi, i migranti del Centro Mattei, pensiamo la stessa cosa: il Mattei va chiuso. Questa semplice idea non è solo nostra, è stata espressa anche dal Comune di Bologna oltre che da decine e decine di associazioni, movimenti, sindacati e cittadini. Sappiamo che la riforma Lamorgese delle Leggi Salvini è rimasta lettera morta perché nessun decreto attuativo è stato emanato per chiudere i grandi centri di accoglienza e avviare una accoglienza diffusa in case, ma questa deve essere la priorità in questa città. Ci auguriamo che il nuovo sindaco e la sua giunta si impegneranno a trasformare i loro buoni intenti antirazzisti in azione.
Una seconda cosa, ancora più importante, ci unisce con tutti i migranti di Bologna: vogliamo un permesso di soggiorno.
Dovete darci un permesso per quello che ci avete fatto vivere in questi anni. Per averci ammucchiati in camerate, sottoposti continuamente al rischio del Covid, per averci alimentato per anni con cibo di bassa qualità, per averci chiamato con dei numeri, per averci controllati come fossimo in una prigione, per averci fatto mancare le cure, la salute, l’assistenza e la formazione a cui avevamo diritto. Dovete darci un permesso perché il nostro lavoro è essenziale per l’economia di questa città e perché padroni e agenzie continuano a farci sempre contratti da uno o due giorni, inutili quando si tratta di ottenere un permesso. Dovete darci un permesso di soggiorno perché siamo migranti e perché siamo ostinati.
Da due anni prendiamo parola pubblicamente e non ci avete mai risposto. Abbiamo dovuto occupare il centro, far entrare i giornalisti e la RAI perché iniziaste, assieme alle minacce e alle intimidazioni, a fare qualche piccolo miglioramento. Non staremo zitti, non smetteremo di lottare finché non accetterete di incontrarci e soddisferete le nostre domande.
I migranti del Centro Mattei
Coordinamento Migranti Bologna