La minaccia di conquista leghista è scampata. I migranti e le migranti più di tutti tirano un sospiro di sollievo, ma subito dopo si pongono una serie di domande. Cosa ha da dire il nuovo consiglio regionale a oltre il 10% di emiliano-romagnoli, quei migranti e quelle migranti che vivono e lavorano in Emilia-Romagna? Cosa ha da dire a quei migranti che hanno votato la rediviva sinistra nonostante essa li abbia ostinatamente ignorati? Cosa faranno quelli che si definiscono coraggiosi per le migranti e i migranti di questa regione? Che risposta daranno ai loro elettori e alle piazze piene delle Sardine che hanno chiesto una vera discontinuità rispetto alle politiche razziste di Salvini, partendo dall’abolizione dei decreti sicurezza? Cosa faranno sapendo che tra due giorni verrà rinnovato per altri tre anni il protocollo tra Italia e Libia per la repressione congiunta dei movimenti dei migranti? Dopo il brutale silenzio della campagna elettorale, è ora che i vincitori diano un segnale. Non basta dichiararsi favorevoli allo Ius Soli, come ha fatto dopo il voto Bonaccini rompendo il silenzio che lui stesso si era imposto. I vincitori dovrebbero finalmente parlare dello sfruttamento del lavoro migrante in questa regione, della gestione arbitraria che questure e prefetture hanno delle pratiche di concessione e rinnovo del permesso di soggiorno, delle condizioni di vita dei e delle migranti dentro e fuori l’accoglienza.dovrebbero dire se stanno dalla parte dei lavoratori o degli imprenditori della precarietà. Riusciranno a essere dalla parte delle e dei migranti? Oppure li lasceranno ancora da soli a rispondere a chi si diverte a giocare coi citofoni per alimentare paure e odio? Useranno ancora lo spauracchio di Salvini per fingere che non esiste il razzismo istituzionale anche in questa regione? Consigliera Schlein, lei che non vuole una «sinistra da centro storico», che dice che bisogna smettere di inseguire la destra sull’immigrazione, come ha intenzione di intervenire per migliorare la vita delle e dei migranti? La riforma degli accordi di Dublino serve agli stati per non litigare, ma i migranti non vogliono essere distribuiti come pacchi, i migranti vogliono arrivare senza rischiare la vita e potersi muovere in sicurezza, liberamente! Ai migranti serve un permesso di soggiorno europeo senza condizioni!
Il 15 febbraio i migranti e le migranti scendono in piazza contro razzismo e sfruttamento. Consigliera Schlein, dove sarà il 15 febbraio? Dove saranno tutti quelli che sono scesi in piazza anche in nome dell’antirazzismo? Saranno a fianco dei migranti e delle migranti?