Sabato 16 maggio rom e sinti da tutta Italia scenderanno in piazza a Bologna per denunciare la crescente ondata di razzismo che li ha presi come bersaglio e come capro espiatorio. E noi saremo in piazza con loro perché discriminazione razziale e xenofobia non sono solo italiane, ma costituiscono il lato oscuro delle politiche migratorie europee.
Come migranti conosciamo il razzismo in tutte le sue forme, dal razzismo istituzionale alla segregazione, dal ricatto del permesso di soggiorno al rischio di essere cittadini di serie B anche se in possesso della cittadinanza. Infatti, anche quando sono comunitari e dovrebbero quindi potersimuovere liberamente e restare dove credono, li si può costringere a stare ai margini delle periferie in condizioni di precarietà assoluta, salvo poi dire che vivere così “è la loro cultura”.
Rom e sinti, italiani e non, e tutti i migranti che hanno attraversato e stanno attraversando i confini interni ed esterni dell’Europa non saranno il capro espiatorio della crisi economica. Sabato scendiamo in piazza contro ogni discriminazione e per rivendicare per tutti, indipendentemente dal colore della pelle e dalla cittadinanza, la libertà di muoversi e di restare dove si possono trovare condizioni di vita migliori.
Appuntamento alle ore 10 in via Gobetti