Succede di vedere i migranti nudi, messi in fila, al freddo, spinti, derisi, disinfestati, non si sa se loro o la scabbia. Succede che anche il video in circolazione in queste ore, che mostra le condizioni del centro di “accoglienza” di Lampedusa, come tanti altri in precedenza, sia definito scioccante e scandaloso. Ed è vero. Non sono immagini tollerabili. Succede poi che tutto questo accada in coincidenza con la giornata mondiale dei profughi e dei migranti istituita dall’Onu. E la cosa fa ancora più effetto.
D’altra parte, se la giornata dei migranti non è solo una celebrazione, ma anche un’eccezione annuale, non può stupire che la loro presenza assuma la forma pubblica dello shock e dello scandalo. Come potrebbe essere altrimenti? Da oltre dieci anni la legge Bossi-Fini impedisce l’accesso regolare dei migranti in Italia. Il loro arrivo si risolve così in una questione di accoglienza o di espulsione, cioè in una questione di buone maniere e di buone pratiche giuridiche, oppure di espulsione secondo diritto. L’entrata dei migranti in Italia può avvenire solo chiedendo che sia graziosamente riconosciuta l’esistenza di diritti già violati oppure di eccezionali condizioni di bisogno. In Italia i migranti sono stati progressivamente assimilanti ai rifugiati. Questi ultimi evidentemente esistono e devono essere tutelati. La condizione migrante non è tuttavia una condizione eccezionale. È una condizione ordinaria in cui di diritti non sono solo eccezionalmente violati, ma anche quotidianamente ignorati. È una condizione fatta non solo di mancata soddisfazione di bisogni basilari, ma anche di sfruttamento quotidiano e di lotta per soddisfare altri bisogni. È la condizione in movimento di donne e di uomini, che lavorano, vivono, lottano contro la volontà politica di chi vuole farne degli individui occasionali. Non è solo una condizione di isolamento, ma di azioni collettive. Ogni giornata dei migranti è fatta di tutte queste cose. La condizione di migranti non è solo fatta di disperazione e bisogno di cura, ma anche e soprattutto di organizzazione e di lotta.
Noi celebriamo oggi volentieri la giornata dei migranti e dei rifugiati. Il resto dell’anno organizziamo altrettanto volentieri la loro presenza e le loro lotte in Italia e in Europa.
Coordinamento Migranti